Obiettivo Boeri

ROME, ITALY - MARCH 28: The President of INPS Tito Boeri participates in the presentation of data on inclusion income (REI) on March 28, 2018 in Rome, Italy. (Photo by Simona Granati - Corbis/Corbis via Getty Images)

SIMONA GRANATI – CORBIS VIA GETTY IMAGES
ROME, ITALY – MARCH 28: The President of INPS Tito Boeri participates in the presentation of data on inclusion income (REI) on March 28, 2018 in Rome, Italy. (Photo by Simona Granati – Corbis/Corbis via Getty Images)

Tito Boeri nel mirino del governo. Un uno-due pesantissimo contro il presidente dell’Inps. Prima la nota congiunta Di Maio-Tria che negano tensioni tra ministeri e Ragioneria e accusano l’Inps sui dati della relazione del decreto dignità “manomessa” secondo lo stesso Di Maio, poi l’attacco da Mosca (!) dell’altro vicepremier Matteo Salvini che ne chiede le dimissioni.

“Il presidente dell’Inps continua a dire che la legge Fornero non si tocca, che gli immigrati ci servono perché ci pagano le pensioni, che questo decreto crea disoccupazione. In un mondo normale se non sei d’accordo con niente delle linee politiche, economiche e culturali di un governo e tu rappresenti politicamente, perché il presidente dell’Inps fa politica, un altro modo di vedere il futuro, ti dimetti”, le conclusioni di Salvini.

Boeri prova a difendersi: “Le dichiarazioni contenute nella nota congiunta dei ministri Tria e Di Maio rivolgono un attacco senza precedenti alla credibilità di due istituzioni nevralgiche per la tenuta dei conti pubblici nel nostro paese e in grado di offrire supporto informativo alle scelte del Parlamento e all’opinione pubblica. Nel mirino l’INPS, reo di avere trasmesso una relazione “priva di basi scientifiche” e, di fatto, anche la stessa Ragioneria Generale dello Stato che ha bollinato una relazione tecnica che riprende in toto le stime dell’Inps”.

“Consapevoli dell’incertezza che circonda le stime svolgeremo, come sempre, il monitoraggio attento, che peraltro la legge ci richiede. Ma sin d’ora, di fronte a questi nuovi attacchi – e a quelli ulteriori del ministro Salvini – non posso che ribadire che i dati non si fanno intimidire”, continua Boeri.

Fonte: HuffPost – del 15 Luglio 2018

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