Le minacce di Putin e l’Italia, l’allarme di Khodorkovsky: «Ecco perché siete l’anello debole dell’Occidente»

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L’ex oligarca ora dissidente in esilio oggi in audizione alla Camera in vista del G7: «Non siete i soli nel mirino, ma da voi la Russia ha gioco facile»

L’Italia è uno dei Paesi più vulnerabili di fronte ai tentativi di ingerenze della Russia. A dirlo chiaro e tondo è oggi Mikhail Khodorkovsky, l’ex oligarca russo caduto in disgrazia e fatto arrestare dopo l’avvento al potere di Vladimir Putin, diventato una delle più ascoltate voci del dissenso. Khodorkovsky, che dal 2013 ha trovato riparo a Londra, è oggi a Roma per testimoniare di fronte alla commissione Esteri della Camera in vista del G7 a guida italiana. Al Corriere, prima dell’audizione, consegna parole nette. «Non c’è dubbio che l’Italia è uno dei punti dove per Putin è più facile promuovere i suoi interessi. Fra i grandi Paesi dell’Europa occidentale l’Italia è uno dei più vulnerabili», dice l’ex oligarca a Luigi Ippolito. Come si spiega questa facilità della Russia di condurre le sue operazioni di disinformatia nel nostro Paese? Secondo Khodorkovsky il problema principale riguarda i media: «per dirla cautamente, non sono molto forti sulla questione. E questo è il punto debole per la propaganda di Putin». Su questo sfondo di “permeabilità” s’inserisce poi un’altra questione, cioè il fatto che in Italia non è difficile trovare «politici corrotti e uomini d’affari con i loro interessi». Il che non accade solo da noi ovviamente. Altri Paesi europei hanno lo stesso problema. Così come altri fra loro, la Francia ad esempio, scontano ancora una certa fascinazione per la Russia ben radicata nella loro storia. E così si arriva al presente, e al rapporto difficile dell’elettorato con il sostegno alla resistenza ucraina. «Non voglio dire che la maggioranza della popolazione è contro l’aiuto all’Ucraina, ma c’è una parte importante della società che si dispiace a usare i propri soldi», è la sconsolata constatazione di Khodorkovsky, che motiva a cascata la grande “prudenza” – per usare un eufemismo – di molti importanti partiti dell’arco politico, specie in tempi di campagna elettorale. Considerazioni su cui c’è da aspettarsi il dissidente in esilio a Londra cercherà di richiamare l’attenzione dei rappresentanti di tutti i partiti in commissione Esteri. Proprio negli scorsi giorni, il Financial Times ha svelato come le agenzie d’intelligence di diversi Paesi europei temano «violenti atti di sabotaggio in tutto il continente» da parte della Russia.

Fonte: OPEN

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