Aereo precipitato in Russia: «C’era anche Prigozhin, l’hanno abbattuto». La conferma dei filorussi: «Morto insieme all’altro fondatore della Wagner»
Secondo canali vicino alla milizia il velivolo sarebbe stato abbattuto dalla contraerea di Mosca. A bordo anche Dimitry Utkin? Tace, per ora, il Cremlino
Ci sarebbe stato anche il fondatore del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin a bordo dell’aereo precipitato oggi nella regione di Tver in Russia. Secondo l’agenzia del trasporto aereo russo Rosaviatsiya a bordo del velivolo schiantatosi tra Mosca e San Pietroburgo c’erano 10 passeggeri, tra cui l’ex «chef di Putin», caduto in disgrazia agli occhi del Cremlino dopo la clamorosa insurrezione(fallita) dello scorso 24 giugno. Il canale Telegram Grey Zone, considerato vicino alla milizia filo-russa, sostiene che «il business jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795» apparteneva a Prigozhin ed «è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea del ministero della Difesa russo». «Inizialmente a bordo c’erano sette persone. Prima che l’aereo si schiantasse, i residenti locali hanno sentito due tipiche raffiche di contraerea, e ciò è confermato dalle scie di condensazione nel cielo in uno dei video, così come dalle parole di testimoni oculari diretti», scrive Grey Zone nel messaggio, pubblicando alcune immagini e video dell’aereo che cade e dei rottami in fiamme.
Diversi video che circolano online mostrano chiaramente il momento in cui l’aereo perde quota fino a schiantarsi, dopo essere apparentemente andato a fuoco. Altri canali Telegram russi invitano al momento alla prudenza sulla notizia della presenza a bordo dell’aereo di Prigozhin. Ma da parte di altri dirigenti russi arrivano conferme: secondo il governatore provvisorio della regione di Zhaporizhia, Vladimir Rogov, non soltanto Prigozhin ma anche l’altro cofondatore della milizia, Dmitry Utkin, sarebbe stato a bordo dell’aereo, e dunque morto nello schianto. «Sono appena stato in contatto con importanti ‘musicisti’ (paramilitari della Wagner, ndr). Hanno confermato la morte di Yevgeny Prigozhin e di Dmitry Utkin», ha scritto Rogov su Telegram. Non è un mistero, d’altra parte, che il destino del capo della Wagner sia (fosse?) appeso a un filo dopo aver sfidato apertamente il potere di Vladimir Putin, come mai accaduto dalla sua salita al potere in Russia, oltre 20 anni fa.
Fonte: OPEN