È iniziata la controffensiva ucraina sui territori occupati dai russi, le truppe di Kiev avanzano a Bakhmut
La viceministra della Difesa ucraina ha confermato che è in corso un’operazione di contrattacco soprattutto sul fronte caldo di Bakhmut. Da questa notte si sono intensificati gli attacchi nel Sud Est del Paese
Il tanto atteso contrattacco dell’esercito ucraino contro i russi è iniziato, con la controffensiva iniziata già nel corso dell’ultima notte quando si sono intensificati gli attacchi nel Sud Est del Paese. La partenza della reazione di Kiev sarebbe stata confermata da almeno quattro membri delle forze armate, compresi ufficiali, citati dal Washington post. Sull’operazione in corso ha dato conferme la viceministra della Difesa, Hanna Maliar, che ha spiegato su Telegram come le truppe di Kiev stanno avanzando in diverse zone anche oltre un un chilometro, mantenendo le posizioni su Bakhmut, come riporta il Corriere della Sera: «I mercenari di Wagner rimangono nelle unità posteriori – ha scritto Maliar – Attualmente, i combattenti sono condotti dall’esercito regolare della Federazione Russa».
La reazione di Kiev
Ulteriori conferme sono arrivate dal veterano dell’esercito russo, Igor Strelkov, ex ufficiale dei servizi di sicurezza russi, che su Telegram ha detto quanto sia chiaro ormai che la controffensiva sia in corso: «Ora possiamo affermare in modo affidabile che l’offensiva delle forze armate ucraine è iniziata 5-6 giorni fa». Lo stesso aveva dichiarato Vladimir Rogov, presidente del movimento “Noi siamo insieme alla Russia”, secondo il quale le truppe ucraine sono impegnate in una controffensiva su larga scala nella regione di Zaporizhzhia da almeno un paio di giorni: «Essenzialmente, secondo me, un tentativo di controffensiva su larga scala è in corso da te, addirittura quattro giorni», ha detto Rogov al canale tv russo Soloviev live citato da Tass.
L’inondazione dopo l’esplosione alla diga di Kakhovka
Con l’avanzare della controffensiva ucraina, cresce la crisi nella regione meridionale di Cherson, dove lo scorso martedì l’esplosione alla diga di Kakhovka controllata dai russi ha inondato decine di villaggi anche nei territori occupati dell’Ucraina. L’inondazione ha di fatto ridisegnato il campo di battaglia, con Kiev che continua ad accusare Mosca di aver fatto esplodere la diga proprio per rallentare la controffensiva.
Fonte: OPEN