Qatargate, le foto dei soldi sequestrati: sarebbero 1,5 milioni. «Il compagno di Kaili sta collaborando coi giudici»
Secondo il Corriere.it è Francesco Giorgi il primo “pentito” dell’inchiesta. La polizia belga ha diffuso le immagini del denaro trovato finora
Tra gli arrestati per il Qatargate, la presunta rete di corruzione ordita dal Paese del Golfo che coinvolgerebbe i leader europei, oltre ad Antonio Panzeri e l’ex vicepresidente dell’Eurocamera Eva Kaili c’è il compagno di quest’ultima, Francesco Giorgi. Che, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, avrebbe parlato «per ore» con i giudici, lo scorso sabato. Tanto che il giudice istruttore Michel Claise ha dovuto posticipare gli altri interrogatori per raccogliere tutte le sue dichiarazioni. Le sue parole potrebbero confermare se non ampliare quanto già scoperto dagli investigatori belgi in mesi e mesi di indagini segrete. Giorgi è stato assistente parlamentare di Panzeri. Secondo quanto ricostruito, potrebbe essere stato avvisato in anticipo del blitz di venerdì: questo spiega perché il padre della Kaili sarebbe stato sorpreso con un trolley contenente 600 mila euro in banconote da 50, mentre lasciava l’hotel lussuoso dove soggiornava. Anche lui è stato arrestato. L’arresto «in flagranza» ha permesso agli investigatori perquisire l’abitazione della vicepresidente senza dover rispettare la sua immunità parlamentare.
La polizia belga ha diffuso le immagini del materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni alle abitazioni di Panzeri e Kaili. Nella foto si vede una superficie ricoperta da mazzette di banconote da 50, 20, 100 euro. Il totale dei contanti trovati ammonterebbe a oltre un milione e mezzo. Il conteggio include anche i contanti nascosti nella valigia che il padre di Kaili aveva con sé mentre stava lasciando un albergo di Bruxelles. Nel domicilio di Kaili viveva anche Francesco Giorgi. Secondo quanto sostiene la procura federale belga, l’ex vicepresidente dell’Eurocamera è stata spostata nelle scorse ore nel carcere di Haren, alla periferia nord-orientale di Bruxelles, non lontano dall’aeroporto internazionale di Zaventem. La procura, interpellata a riguardo dall’Ansa, non ha voluto tuttavia confermare se anche Antonio Panzeri, Francesco Giorgi, e Niccolò Figà-Talamanca, gli altri tre arrestati, si trovino nella stessa struttura.
Fonte: OPEN