Predappio, anche i bambini al corteo per il centenario della Marcia su Roma tra braccia tese e gadget del Duce
La fine della manifestazione nella cripta di Mussolini
Predappio si tinge di nero. In occasione del 100esimo anniversario della Marcia su Roma (in realtà avvenuta il 28 ottobre), i nostalgici del fascismo si sono radunati nel paese del Forlivese dove è nato e dove è sepolto Benito Mussolini. Sono un centinaio, provengono da tutta Italia. Con le braccia tese e sulle note di Faccetta nera, hanno avviato un corteo, organizzato dal presidente degli Arditi di Ravenna Mirco Santarelli,diretto al cimitero di San Cassiano, dove dal 1957 si trova la cripta del duce. E tra loro ci sono anche bambiniAd attenderli, un’ospite di eccezione: Orsola Mussolini, pronipote di Benito. Il suo saluto sostituirà il discorso da parte degli Arditi. L’evento ha dato una notevole spinta all’economia locale: gli indumenti a tema starebbero andando a ruba, dalla felpa ‘Boia chi molla‘ (9 euro, due 15 euro) a quella ‘Marcia su Roma‘ (più esosa, 20 euro). Chi non ha necessità di rifarsi il guardaroba, può comunque portare con sé un ricordo della giornata acquistando busti del duce o aquile imperiali.
Il commento sul nuovo governo
«Avrei votato per Lucifero se avesse sconfitto la sinistra in Italia. Quindi ho piacere che ci sia il governo Meloni. Se c’è una cosa veramente pessima è la sinistra in Italia, era il mio avversario numero uno. Ha vinto un partito che ha cacciato finalmente dalla politica questi inutili personaggi», ha dichiarato l’Ardito Santarelli. Alla domanda se questo esecutivo lo soddisfa, esita: «Certo, non è quello che rispecchia le mie idee, ma piuttosto che niente…». Comunque abbastanza per coltivare qualche speranza, ad esempio riguardo l’abolizione della legge Mancino. «Sarebbe bellissimo» se venisse cambiata la norma che punisce i crimini d’odio e dell’incitamento all’odio, prosegue Santarelli, perché prevede «un reato d’opinione». La legge, prosegue, «è usata come olio di ricino dalle sinistre per far star zitti noi. Nel momento in cui uno mi chiede un’opinione su Mussolini e io, è ovvio, ne parlo bene, rischio di essere denunciato. Una legge che punisce le opinioni delle persone è antidemocratica al 100%». Più tollerante si mostra verso la legge Scelba: «Ci sta, la capisco. Io sono sempre stato uno che ho detto: è finita la guerra, hanno vinto gli antifascisti, loro hanno fatto una legge che dice che io non posso costituire il disciolto partito nazionale fascista. Ci sta, li capisco», afferma.
Bambini al corteo
E al corteo sono presenti anche bambini. Vestiti di nero e con il fez in testa, seguono il corteo dei genitori. Alcune foto sono state pubblicate dall’agenzia di stampa Ansa. Nel finale la manifestazione si è diretta verso la cripta del Duce. Nell’occasione è stato scandito per tre volte il coro «Per sua eccellenza Benito Mussolini», con la risposta dei camerati. Poi il coro «All’armi siam fascisti» e l’inno d’Italia. «Ci aspettavamo tanta gente ma non così – dice Orsola Mussolini – sono venuti da diverse parti d’Italia e persino dall’estero. Ci sono anche degli spagnoli, della falange, con la Spagna, Franco, c’è sempre stato un grande rapporto».
Fonte: OPEN