Calenda, l’amarezza per il 10% mancato: «Il No di Draghi ci ha fatto male. Mi dimetto da eurodeputato»

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Il frontman del Terzo polo ha annunciato di aver scelto il seggio al Senato, abbandonando così quello conquistato al Parlamento europeo nelle liste del Pd

Azione e Italia Viva hanno raccolto il 7,7% di voti al Senato e il 7,8% alla Camera. «Un risultato incredibile», aveva commentato Carlo Calenda su Twitter solo un giorno fa, ottenuto al termine di una campagna elettorale che aveva nell’Agenda Draghi alcuni punti centrali e che puntava a un governo guidato per la seconda volta dall’ex presidente della Bce. Oggi, però, durante una diretta social il leader di Azione dice che se il Terzo polo non ha raggiunto il 10% la colpa è di «uno scetticismo forte sull’idea che si potesse andare avanti con Draghi». Di certo, «il fatto che abbia risposto no, e non poteva fare diversamente, ha giocato un ruolo nell’ultima settimana», cosa «che ci ha fatto male». Sebbene non abbia raggiunto il risultato sperato, Calenda è riuscito comunque a farsi eleggere al Senato e ha già annunciato che presto lascerà la carica da parlamentare europeo. «Però andrò a Strasburgo la prossima settimana perché c’è l’ultimo voto sulla questione energetica che voglio fare», ha sottolineato fissando la data delle dimissioni al 12 ottobre.

Fonte: Open

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3 thoughts on “Calenda, l’amarezza per il 10% mancato: «Il No di Draghi ci ha fatto male. Mi dimetto da eurodeputato»

  1. Non riesco a capire il perché ci sia tanta amarezza la Meloni è partita sotto il 2 per cento e dopo anni ha raggiunto un risultato strepitoso, il terzo polo è partito con il 7,8 per cento quindi non bisogna essere pessimisti.Roma non fu fatta in un giorno barra diritta e avanti tutta.E soprattutto unità Calenda /Renzi nel futuro saranno capiti e avranno quello che si meritano per il bene dell’Italia.

  2. L’assegno Universale, nessuno sa che la Bonetti , dopo 70 anni , con il Family act ha dato dignità ai figli. Il popolo delle famiglie,non è stato riconscente,ad appoggiare dopo l’avvenuta approvazione di ciò che valevano. La mancata informazione ,ha fatto perdere almeno 5 punti percentuali

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