La controffensiva prosegue a sud del Paese
Le forze ucraine sono entrate a Kupiansk, una delle città orientali occupate per prime dai russi dopo l’invasione iniziata il 24 febbraio. A darne l’annuncio è la consigliera del presidente del Consiglio regionale di Kharkiv, Nataliya Popova: «Kupiansk è Ucraina. Gloria alle forze armate». Nelle ultime ore sono iniziate a circolare foto e video che testimoniano la presenza dei militari ucraini nella città. Soldati con la bandiera giallo-blu davanti al Consiglio comunale della città (con quella russa a terra), altri che la sventolano sopra i tetti dei condomini e truppe che arrivano a bordo di mezzi corazzati.
La controffesiva a Sud
Come riportano Ansa e Afp, l’acquisizione da parte ucraina della città è un serio problema per Mosca, in quanto si trova lungo le rotte di rifornimento ad altre postazioni russe in prima linea. L’avanzata arriva in un momento in cui la controffensiva di Kiev avanza sul fronte: l’esercito ucraino ha affermato di aver ripreso il controllo di 30 località nell’area di Kharkiv negli ultimi giorni. Kupiansk è una città da 27mila abitanti, lontana circa 120km a sud-est da Kharkiv, ed era caduta in mano russa il 27 febbraio. Secondo gli osservatori del conflitto, Kiev potrebbe presto aumentare la pressione su altri territori, in particolare su Izium dalla quale arrivano già filmati di truppe appostate alle porte della città. «I nostri soldati stanno avanzando in prima linea nel sud di diverse aree che vanno da due a diverse decine di chilometri», ha detto ai media locali la portavoce del comando militare dell’Ucraina militaria, Natalia Goumenyuk. Intanto, i media ucraini riferiscono di truppe russe che si starebbero ritirando da Izium. L’Ukrainska Pravda cita un account Telegram del primo viceministro dell’Informazione dell’autoprocalamata Repubblica separatirsta filorussa di Donetsk, Danylo Bezsonov, che dice come la fuga dei soldati «è il risultato di errori dell’alto comando». In giornata, oltre a Kupiansk l’esercito ucraino ha liberato anche il villaggio di Grakove dove prima del conflitto abitavano 800 persone, oggi solo una trentina.
Fonte: OPEN