Ultime limature sul simbolo. In mattinata le dichiarazioni di Calenda: «Porteremo avanti l’agenda Draghi anche se lui non dovesse esserci»
L’accordo è fatto e la riunione per siglare l’intesaavverrà alle 12.30, per poi dare l’annuncio ufficiale. Ad anticipare l’appuntamento è l’agenzia Adnkronos, poi è arrivata la conferma anche da Ansa: Matteo Renzi e Carlo Calenda si vedranno a breve per dar vita alla lista centrista che unisce Azione e Italia Viva. Gli ultimi dettagli in discussione riguardano il simbolo che potrebbe vedere il solo nome di Calenda in evidenza, oltre allo stemma dei due partiti affiancati. La scelta non è piaciuta ad una parte di Italia Viva, ma lo stesso leader Renzi starebbe rassicurando i suoi sull’importanza di chiudere l’accordo «con generosità».
Calenda: «Pericolo a destra non è fascismo ma anarchia»
Questa mattina, ai microfoni di Rtl 102.5, il leader di Azione ormai fuori dalla coalizione di centrosinistra guidata da Pd e +Europa, aveva parlato dello scenario nel centrodestra dopo le elezioni elezioni del 25 settembre. «Il pericolo della destra è il pericolo dell’anarchia gestionale e del fatto che sono alleati di Orban», aveva detto: «Meloni non ha esperienza internazionale, né esperienza rilevante di governo ed è un problema per un presidente del Consiglio». In un’intervista rilasciata a Fox News qualche giorno fa, la presidente di Fratelli d’Italia si è detta pronta a governare qualora il suo partito dovesse ottenere anche un solo voto in più dei suoi alleati Lega e Forza Italia. E alla domanda se esista o meno un reale pericolo di ritorno di alcuni ideali legati al fascismo, Calenda è certo: «No, non c’è un pericolo di fascismo». Secondo Calenda il centrodestra non sarà in grado di governare a causa delle divergenze interne, soprattutto per quanto riguarda i posizionamenti internazionali. «Se darete fiducia a questo terzo polo cercheremo di fermare la vittoria di destra e sinistra su una base di proposte di governo che ricalcano l’agenda Draghi», e se il presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi non vorrà rimanere «si dovrà trovare una personalità che sia in grado di portare l’Italia fuori dalle secche in cui è finita».
«Non c’è Calenda, ma c’è Cottarelli»
Non manca poi un commento sull’ufficializzazione della candidatura di Carlo Cottarelli con Pd e +Europa arrivata durante la conferenza stampa congiunta di Enrico Lettaed Emma Bonino di ieri: «Cottarelli non c’era quando c’eravamo dentro noi, credo che lì sia stato fatto per poter dire agli elettori non c’è Calenda ma c’è Cottarelli». Il segretario di Azione ha interpretato questa mossa come un attacco nei suoi confronti: «Ma l’ho commentata con un certo fair play». Comunque, Calenda non approva la scelta dell’economista – che aveva recentemente contribuito a scrivere il programma di Azione – di scendere in campo con quei partiti: «Perché va in una coalizione in cui metà del Pd, tutto quello che sta a sinistra del Pd e il M5S, che tornerà con il Pd due minuti dopo le elezioni, non condividono nulla di quello che lui ha raccontato negli ultimi 5 anni».
Fonte: OPEN
Link: https://www.open.online/2022/08/11/elezioni-politiche-2022-renzi-calenda-accordo/?fs=e&s=cl