Renzi: “Tocca a M5S e Lega, voglio vedere ora come realizzano le loro folli promesse elettorali”

“Oggi tanti dicono: il governo Lega-CinqueStelle non piace all’Europa. Probabile, dico io. Aggiungo: non piace nemmeno a me, nemmeno a molti di noi. Ma dobbiamo parlarci chiaramente, amici: quello che conta non è ciò che piace a noi o alla Commissione Europea, ma ciò che piace agli italiani. Il 4 marzo il popolo ha parlato. E se la democrazia è una cosa seria, adesso tocca a loro; altrimenti tanto varrebbe non votare. Salvini e Di Maio hanno la maggioranza in Parlamento, con buona pace di chi diceva che il Movimento Cinque Stelle è un partito di sinistra. Devono rispettare le promesse folli e irrealizzabili che hanno lanciato e rilanciato sui social e nelle piazze: riusciranno a fare una sola aliquota al 15% (flat tax) e dare 1.680€ netti al mese alle famiglie senza lavoro con due figli? Cosa racconteranno a chi farà la fila per il reddito di cittadinanza? Proveranno davvero a rimpatriare 600.000 persone e chiudere Ilva, bloccare Tav e Tap, fermare le grandi Opere? Avranno la forza di cancellare Jobs Act, Buona Scuola, le nostre leggi sui diritti civili e sociali?”, scrive Matteo Renzi su Facebook.

“Hanno promesso tante cose. E su quelle promesse hanno vinto: chiederemo conto delle loro bugie elettorali, ogni giorno. Perché la democrazia non è uno scherzo e dopo questa esperienza di governo giallo-verde sarà chiara a tutti la differenza tra l’estremismo delle promesse a vuoto e il buon senso delle riforme. Sto ricevendo tante email di persone che hanno voglia di non arrendersi, di ripartire, di darci una mano. Teniamoci in contatto, amici, perché non sarà uno scherzo nemmeno la nostra opposizione, durissima. Diremo con forza NO quando si tratterà di dare la fiducia al Governo. Ma a differenza di altri lo faremo rispettando sempre le Istituzioni e il Governo della Repubblica. Perché noi siamo diversi da chi insulta, da chi odia, da chi illude. E lo dimostreremo anche dall’opposizione. Coraggio amici. Ci aspetta una strada lunga, facciamola insieme”.

“Due anni fa abbiamo approvato la legge sulle Unioni Civili. Lo abbiamo fatto rischiando, perché non c’erano i numeri e dunque mettendo la fiducia. Oggi lasciamo dopo quattro anni la guida di questo Paese con gli italiani che hanno più diritti e meno tasse, più crescita e meno crisi aziendali. Certo, in molti passaggi siamo stati divisivi, come due anni fa. Ma se sei un leader in certi passaggi devi correre il rischio di porre la questione di fiducia, mettere in conto la possibilità di dividere. E forse di andare a casa, come è successo col Referendum. Siamo fatti così, noi: le battaglie si possono vincere e perdere. Ma non si può mai rinunciare a combatterle. Meglio essere divisivi e mandare avanti il Paese che tenere tutto fermo come è accaduto in passato per lunghissimi anni”, conclude Renzi.

Fonte: Fanpage.it

del 11 Maggio 2018

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