Aldo Giannuli, l’ideologo del Movimento Cinque Stelle scarica Luigi Di Maio: “Il potere li ha cambiati, io mi fermo qui”

Nel bel mezzo delle consultazioni, mentre Luigi Di Maio ambisce ad ascendere al governo, il Movimento Cinque Stelle perde uno dei pezzi più importanti per la sua storia, sin dalle origini. A dire addio ai grillini è l’ideologo Aldo Giannuli, grande amico di Gian Roberto Casaleggio, protagonista per lunghi periodi sul blog di Beppe Grillo di accese analisi sulla legge elettorale. Giannuli ha deciso di prendere le distanze dal Movimento che, secondo lui “non si sottrae all’abbraccio mortale del potere consolidato: non hanno cambiato il potere ma il potere ha cambiato loro”.

Sul suo personale, Giannuli ha intitolato il post del divorzio con un emblematico: “Il M5s ed il sottoscritto: scusate, scendo a questa fermata”. Lo strappo arriva senza nessun pentimento per “aver costeggiato ed appoggiato il M5s pur senza mai entrare a farne parte dal 2013 ad oggi. Per la verità – ha aggiunto Giannuli – non ho mai evitato di criticare singoli aspetti o scelte del movimento che, però, complessivamente ho sempre difeso. Ma, come i lettori di questo blog hanno constatato, negli ultimi due anni i motivi di dissenso sono andati crescendo e le critiche si sono fatte più frequenti e forse più aspre, per cui non è stato un caso che nelle recenti elezioni politiche, alla Camera non ho votato 5 stelle ma Potere al Popolo. Non sono io che mi sono man mano allontanato dal M5s: io sono rimasto fermo, è il M5s che ha preso altre strade”.

Spiega ancora lo storico: “Oggi nel movimento vige un regolamento che nessuno ha mai approvato e che dà pieni poteri al capo politico, sino al punto di dargli la possibilità di nominare i capigruppo parlamentari non più eletti (cosa che non ha precedenti nella storia del parlamento repubblicano)”.

Troppe cose sarebbero cambiate rispetto al passato, ai tempi in cui Giannuli vedeva muovere i primi passi ai grililni: “Il M5s al quale mi ero avvicinato parlava di democrazia diretta, anche con un’enfasi eccessiva che si traduceva in un discutibile rifiuto della democrazia rappresentativa, oggi di democrazia diretta non si parla più ed è restato solo un antiparlamentarismo ancora più inquietante di ieri”.

I grillini insomma hanno venduto l’anima al diavolo: “l M5s di cinque anni fa entrò nelle stanze del potere per ribaltarle, quello di oggi non si sottrae all’abbraccio mortale del potere consolidato: non hanno cambiato il potere ma il potere ha cambiato loro”. Infine, per Giannuli “il M5s delle origini si diceva ’Nè di destra nè di sinistra, ma in realtà ospitava nel suo seno sia destra che sinistra, oggi quella ambiguità è sciolta e, pur continuando a dirsi nè di destra nè di sinistra, il Movimento sta imboccando una strada decisamente di destra”.

Fonte: Libero Quotidiano.it

del 05 Aprile 2018

 

Rispondi

Scopri di più da Liberi Indipendenti

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading