“La nostra sconfitta è figlia della crisi dell’Occidente e delle paure diffuse, ma ora andiamo avanti”. Il ministro Carlo Calenda torna sulla crisi del Pd e, prima a margine dell’assemblea di Sinistra Dem (che non è piaciuta per niente ai renziani), e in serata su twitter ha tratteggiato il suo quadro: “Così si muore. Renzi ha sbagliato tutto. Renzi non ha sbagliato nulla. Cuperlo è pericoloso. Martina non ha abiurato abbastanza. Ma qui siamo nel mezzo di una crisi epocale per l’Occidente, l’Italia e i progressisti. Vediamo di evitare la sindrome da asilo Mariuccia”, scrive in un tweet rispondendo a un utente.
Prima di Martina aveva preso la parola Gianni Cuperlo, ribadendo l’impossibilità di un accordo con i vincitori della consultazione, ma ha insistito sulla necessità di agire: “L’opposizione è un dato oggettivo – ha detto – non vedo le condizioni per un accordo con chi ha vinto, ma io lo temo un governo sovranista. Io non farei il tifo per una soluzione dannosa come M5s-Lega”. E se ci fossero per il governo “vari tentativi a vuoto”, un appello dal Colle a “un governo condiviso con tutti i partiti verso un approdo, la legge elettorale, regole diverse e poi nuove elezioni, penso che noi non dovremmo restare sull’Aventino”.
E sul governo ancora formalmente in carica scrive: “Governi Renzi/Gentiloni tra migliori storia Italiana. Riforma istituzionale avrebbe cambiato verso al Paese. Sconfitta è figlia di crisi Occidente lib/dem e paure diffuse ma anche messaggio troppo semplicistico su crisi risolta e futuro semplice. Poco accolte paure. Adesso però andiamo avanti”.
“Credo che per una volta il Pd sia davvero compatto sul no all’alleanza con il Movimento 5 Stelle”. “Io – spiega a un altro utente – ho provato a lavorare con loro su Roma e il risultato è stato molto scoraggiante da tutti i punti di vista. Sconsiglierei di ripetere esperimento a livello nazionale”. Piuttosto, aveva detto lo stesso calenda qualche ora prima a margine dell’assemblea dem, “ci sono molti elementi di contatto tra Lega e M5s e che, quindi, “se devono fare un governo insieme lo facciano. Dopodiché bene la linea di Martina e Cuperlo di stare all’opposizione, ma se a un certo punto bisogna fare un governo istituzionale, un governo di tutti, un governo del presidente insieme a tutti gli altri quello è un altro paio di maniche. Ora però mi sembra presto per parlarne. Vedo molte più vicinanze tra M5s e Lega che tra M5s e Pd”.
Fonte: La Repubblica